Questa guida è stata pensata per dare chiarezza sui rapporti tra THC:CBD che sono essenziali per comprendere come i cannabinoidi interagiscono con il nostro corpo e che impatto possono avere sulla nostra esperienza con la cannabis. Essere consapevoli di questo ci porta a capire i vari effetti e a scegliere la varietà più adatta.
Il rapporto di cannabinoidi in una pianta è determinato dalla sua composizione genetica, in particolare se deriva da varietà sativa o indica. Inoltre, la manipolazione della genetica attraverso la sperimentazione ha portato alla nascita di nuove varietà con rapporti alterati e, di conseguenza, effetti diversi.
Oltre a questi motivi anche la diffusione dell'uso terapeutico della cannabis, sta portando ad una sempre più crescente attenzione al rapporto tra queste due sostanze naturali.
Infatti, per quanto riguarda la ricerca medica sono in corso ulteriori studi per esplorare l'uso di diversi rapporti tra CBD e THC per il trattamento di varie condizioni mediche, tra cui dolore, epilessia, ansia e disturbi del sonno.
Una breve panoramica su che cos'è il CBD e il THC
Prima di entrare nel vivo del discorso occorre fare una breve premessa sulla differenza principale tra CBD e THC. Entrambi sono tra i principali costituenti organici presenti nelle piante di cannabis e interagiscono con il sistema endocannabinoide dell'organismo, ma i loro effetti sono molto diversi.
Il THC si lega ai recettori CB1 nel cervello e produce sensazioni di euforia o "high", mentre il CBD si lega debolmente al recettore CB1 e solo in presenza di THC. Il CBD non induce euforia o "sballo".
La combinazione di CBD e THC nei prodotti medicinali in rapporti variabili può produrre effetti terapeutici diversi. Poiché l'uso della cannabis terapeutica è un campo relativamente nuovo della medicina, sono necessarie ulteriori ricerche per determinare quali rapporti siano più efficaci per il trattamento di varie condizioni.
Che relazione hanno questi due principi attivi?
Numerosi studi sugli effetti della cannabis sono ancora in corso per comprendere meglio l'intricata relazione tra CBD e THC.
Gli studi hanno dimostrato che il cannabidiolo (CBD) funziona come inibitore del recettore CB1, aumentando la concentrazione di anandamide e inibendo parzialmente gli effetti del THC.
Diversi studi hanno suggerito che quando il CBD viene consumato in quantità maggiori rispetto al THC, può inibire gli effetti psicoattivi della cannabis.
È ragionevole pensare che l'uso congiunto di THC e CBD possa aiutare gli individui a raggiungere l'equilibrio desiderato nell'assunzione di cannabis.
Per coloro che sono particolarmente sensibili al THC, una varietà ad alto contenuto di CBD e basso contenuto di THC può essere un'opzione migliore. In questo modo sarà possibile consumare entrambi i cannabinoidi, ma con un high meno intenso.
Il significato del rapporto tra CBD e THC
La proporzione tra CBD e THC indica la quantità comparativa di ciascun componente in una singola dose. Ad esempio, un rapporto di 1:1 indica che la quantità di CBD e THC è equivalente per ogni dose.
Mentre un rapporto di 20:1 tra CBD e THC implica che la dose contiene 20 volte più CBD che THC. Questa variazione del rapporto può essere utilizzata per creare un prodotto personalizzato che sfrutti gli effetti individuali del CBD, del THC o di una combinazione di entrambi per ottenere il risultato terapeutico desiderato da un particolare individuo.
Quali sono i rapporti più comuni?
Dando per scontato che siano assodate le principali differenza tra canapa, marijuana e cannabis teurapeutica queste piante sembrano in qualche modo simili.
Tuttavia, all'interno di queste varietà ci sono variazioni sostanziali dovuti ai rapporti esistenti tra i principi attivi. La differenza determinante tra canapa e marijuana è la loro componente psicoattiva: il tetraidrocannabinolo, o THC.
Rapporto THC:CBD della cannabis light
Il rapporto massimo tra THC e CBD nella verietà di cannabis light è di 1:25.
Ad esempio se un'infiorescenza di cannabis light contiene lo 0,5% di THC la concentrazione massima di CBD deve essere di 12,5%.
La cannabis light, detta anche canapa industriale è regolamentata dalla legge e deve avere una percentuale massimo di THC che equivale allo 0,5%, il che significa che i prodotti derivati dalla canapa non contengono abbastanza THC per creare l'effetto così chiamato "sballo" tradizionalmente associato alla marijuana.
Rapporto THC:CBD della marijuana
Negli ultimi anni, alcuni Stati nel resto del mondo hanno autorizzato la crescita di varietà di cannabis a scopo ricreativo, con un conseguente aumento accelerato dei livelli di THC e una diminuzione della concentrazione di CBD.
Gli appassionati di queste varietà possono sperimentare un effetto più potente. In genere, questi ceppi sono formulati per fornire un effetto molto più potente rispetto alla cannabis light che si limita a dare un effetto paragonabile alla camomilla.
Queste varietà di marijuana possono avere rapporti variabili tra THC e CBD, oltre a sapori particolari, che danno origine ai rispettivi soprannomi, come White Widow.
Sono infatti esistenti varietà come Lemon Haze, Gorilla Glue, Sour Diesel, AK-47, Super Skunk, OG Kush e Critical Kush.
Esistono altre varietà che offrono una gamma di esperienze, da lievi e piacevoli a prevalentemente psicoattive. Queste varietà sono tipicamente composte da parti uguali di CBD e THC, o hanno un rapporto 1:2 di CBD:THC. È raro trovare varietà di cannabis ad alto contenuto di THC e prive di CBD, e viceversa.
Questi rapporti tra THC e CBD non sono comunque tutelati dalla legge, in quanto una varietà che ha valori di THC superiori a 0,5% è considerata illegale in Italia e in Europa.
Rapporto THC:CBD della cannabis terapeutica
La cannabis terapeutica è una forma personalizzata di farmaco, poiché nessun rapporto, varietà o estrazione specifica è ideale per tutti gli individui. Il fattore più importante per determinare il dosaggio e la concentrazione ottimali per un uso efficace è la sensibilità dell'individuo al THC.
Non è possibile determinare un rapporto ottimale tra CBD e THC quando si considerano gli effetti della cannabis medica su un individuo.
Gli individui mostrano reazioni diverse a varie proporzioni in diversi momenti della giornata. Per un paziente, un rapporto CBD/THC di 2:1 può essere più vantaggioso, mentre per un altro un rapporto di 0:5 può essere più benefico.
In alcuni casi, può essere necessaria una gestione meticolosa dei terpeni e dei cannabinoidi per evitare potenziali interazioni con altri farmaci o per massimizzare l'efficacia della terapia. Tuttavia, per la maggior parte degli individui, un rapporto di 1:1 tra CBD e THC è ottimale.
Come faccio a sapere di quale concentrazione e di quale dose ho bisogno?
Non è possibile selezionare il rapporto desiderato tra CBD e THC, perché chi utilizza la cannabis terapeutica deve essere prescritta da un professionista sanitario. Il discorso sulla cannabis leggera dipende dalle varietà disponibili nei negozi autorizzati che rispettano le percentuali di rapporto THC:CBD imposte dalla legge.
In generale, esplorando i prodotti a base di cannabis con diverse concentrazioni di THC e CBD, è possibile determinare quali effetti si preferiscono. Con l'esperienza, si può gradualmente aumentare i livelli di THC:CBD per trovare il rapporto ideale per le proprie esigenze.