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Moon Rock: cosa sono, quali sono i loro effetti, come si usano

Pubblicato Da: Veronica / Pubblicato Il: 08 mar, 2021

In questa guida illustreremo tutte le caratteristiche dei Moon Rock

Gli assuntori abituali di cannabis, in particolare quelli più esigenti e “raffinati” sono alla costante ricerca metodologie sempre più innovative, avveniristiche ed efficienti per assaporare al meglio le proprie infiorescenze di marijuana essiccate, beneficiandone in questo modo dei potenti effetti. Tra i più recenti e apprezzati “ritrovati cannabici” che stanno attualmente spopolando, complice la capacità di potenziare gli effetti di THCCBD compaiono i cosiddetti Moon Rock, pepite piuttosto solide ricoperte di concentrati quali resina di cannabis, hashish e kief, concepite appositamente per restituire effetti particolarmente intensi e uno sballo letteralmente “lunare”.

I MoonRock sono dunque una comune infiorescenza femminile di cannabis essiccata, rivestita di un olio concentrato, successivamente “infarinato” mediante abbondanti proporzioni di kief: fumarlo mediante un bong o semplicemente una pipa ad acqua, vi farà viaggiare oltre lo spazio e oltre il tempo, regalando sensazioni mai provate: siete ancora scettici? In questa guida illustreremo tutte le caratteristiche dei Moon Rock, quelli che ne sono gli effetti, come assumerli in modo appropriato e come eventualmente dedicarsi al “fai da te” preparandoli in autonomia.

Cosa sono i Moon Rock

I Moon Rock, presentano un aspetto del tutto simile ad una pepita, questo proprio perché di base, non sono altro che infiorescenze di cannabis. Evocativo ne è il nome stesso impiegato per identificarle che dall’inglese significa “pietra lunare”. L’aspetto dei Moon Rock è dunque tendenzialmente tondeggiante, a tratti lineare alternato a piccole asperità che ricordano la stessa superficie lunare. Osservandoli, si è subito catapultati nello spazio, a stretto contatto con gli immensi crateri lunari ricoperti da rocce, spesso accompagnate proprio da piccole pietre perfettamente riconoscibili dalle sfumature di colore verde e marrone, le stesse proprie dei Moon Rock.

Tale derivato della cannabis è dunque un’infiorescenza femminile ormai essiccata, avvolta in oli concentrati, quali i più comuni sono senza alcun dubbio il CO2, il BHO e il ROSIN giusto per citare alcuni esempi, ricoperta successivamente da una generosa spolverata di polline di marijuana, il cosiddetto kief. La composizione di pregio che contraddistingue i Moon Rock non concede al prodotto semplicemente un aspetto inconsueto e originale ma una fama planetaria che da sempre li precede, rappresentando in questo modo una prelibatezza, apprezzata ormai da anni soprattutto dai veri “cultori della cannabis”. 

E, sebbene la potenza dei Moon Rock appaia estremamente suscettibile, in funzione della relativa composizione e dello stesso produttore, in linea generale tale derivato della cannabis può facilmente detenere concentrazioni di THC addirittura del 50%, anche se in media gran parte delle infiorescenze ne conservano all’incirca il 20% di cannabinoidi THC con altrettanto elevati livelli di CBD.

Il gusto dei Moon Rock è estremamente piacevole, questo a causa delle notevoli quantità di terpeni che costituiscono il kief: lievemente fruttato accompagnato da un corroborante tocco secco proprio del polline. Allo stesso modo le nuvole di fumo generate durante l’assunzione sono grandi e dense, permettendo di percepire l’high in maniera significativamente più marcata e importante.

Gli effetti dati dai Moon Rock infatti pervadono in ogni parte del corpo, rendendo l’esperienza di assunzione al limite dell’”estremo”. Lo sballo è assicurato, su questo non sussiste alcun dubbio, ma è fondamentale sottolineare che gli stessi Moon Rock offrono al contempo proprietà terapeutiche non indifferenti, rivelandosi utili nel trattamento del dolore cronico in presenza di patologie invalidanti. In linea generale i Moon Rock presentano differenti metodologie di assunzione: possono essere rollate in uno spinello ma l’ideale resta il consumo mediante pipe o bong. Da evitare l’utilizzo del grinder per erba che ne pregiudicherebbe l’integrità, così come un’inadeguata conservazione che ne comprometterebbe irrimediabilmente l’utilizzo.

Come si fumano i Moon Rock

Fumare i Moon Rock richiede alcuni piccoli accorgimenti che, a differenza delle comuni infiorescenze essiccate, possono influire in maniera significativa sulla stessa esperienza di assunzione. Generalmente è preferibile l’impiego di pipe ad acqua o bong, questo poiché con concentrazioni di THC particolarmente elevate quali quelle presenti nei Moon Rock, sono sufficienti modeste quantità di prodotto per godere di uno sballo intenso, persistente e prolungato nel tempo. Meglio dunque orientarsi su dispositivi che presentino un piccolo braciere a cono che permetta di ottimizzare le quantità impiegate, riducendo notevolmente gli sprechi. Sconsigliata la miscela col tabacco per rollare una canna poiché la stessa faticherebbe non poco a bruciare, non permettendo alla materia vegetale di sprigionare il proprio aroma così intenso e pungente, finendo per rendere l’assunzione molto poco appagante. 

A differenza delle comuni infiorescenze essiccate, i Moon Roock non devono essere sminuzzati mediante un grinder per erba, questo poiché tale accessorio potrebbe non solo incepparsi ma rendere il prodotto particolarmente appiccicoso e poco controllabile: è dunque preferibile utilizzare le dita o in alternativa piccole forbici che agiscano con delicatezza e cura. In ultimo, una volta sminuzzati, i Moon Rock possono essere miscelati all’erba buona per dare vita a un’esperienza di assunzione intensa e assolutamente memorabile. Non ci credete? Provateli e non ne resterete sicuramente delusi!

Quali sono gli effetti dei Moon Rock

Difficile descrivere al meglio quelli che generalmente sono gli effetti provocati dai Moon Rock, poiché estremamente particolari: alcuni assuntori tendono a paragonarli a quelli indotti dai dab, in virtù della potenza elevata.

Tuttavia l’azione data da tale derivato della cannabis è differente: se i dab così come i concentrati a base di cannabis tendono a conferire un’euforia stimolante ed energizzante che a tratti, rende più lucidi a livello mentale, i Moon Rock provocano un effetto corporeo importante e piuttosto protratto nel tempo: essi infatti bruciano più lentamente di una canna, comportando un’azione prolungata anche solo dopo un singolo puff.

Se inizialmente si percepisce un high puramente cerebrale, dopo pochi minuti esso lascia spazio a uno stone corporeo prepotente, in grado di “stendere” letteralmente sul divano, anche gli assuntori più incalliti: sembra quasi di sentire dunque il corpo fluttuare nello spazio e tale effetto può facilmente perdurare fino a 16 ore.

A tal proposito si rivela fondamentale, assumere Moon Rock in un luogo tranquillo e quanto più confortevole possibile, bere acqua con una certa frequenza per evitare la disidratazione ed effettuare ripetuti spuntini per mitigare la cosiddetta fame chimica.

Qual è la ricetta dei Moon Rock

La ricetta per produrre Moon Rock prevede l’impiego di pochi e tutto sommato semplici elementi, tutti derivati dalla cannabis.

La ricetta per produrre Moon Rock prevede l’impiego di pochi e tutto sommato semplici elementi, tutti derivati dalla cannabis. Occorre procurarsi alcune infiorescenze essiccate di ottima qualità, una quantità sufficiente di kief o polline derivato dalla cannabis, e il cosiddetto honey oil o olio di hashish puro e opportunamente filtrato. La strumentazione per produrre Moon Rock è altrettanto semplice e basica: sono sufficienti un paio di pinzette e un contagocce utile a dosare l’olio con cui verranno successivamente intrise le infiorescenze e un pennello per applicarlo sulla relativa superficie della materia vegetale. Nel paragrafo successivo scopriremo quali step seguire con attenzione per produrre Moon Rock potenti e “spaziali”!

Come farsi i Moon Rock in casa

Come abbiamo visto poc'anzi, sono semplicemente tre gli elementi indispensabili per creare i Moon Rock: infiorescenze femminili essiccate di ottima qualità, honey oil e polline o kief. Negli Stati Uniti generalmente le infiorescenze maggiormente utilizzate sono quelle derivate da varietà di marijuana ad alto contenuto di THC provenienti dagli strain Girl Scout Cookies e O.G. Kush, tuttavia è possibile utilizzare le proprie genetiche preferite per comporre Moon Rock totalmente personalizzati, in funzione del proprio gusto personale. 

Generalmente i Moon Rock presenti in commercio presentano un peso massimo pari a 1 grammo: il vantaggio principale di ricorrere al “fai da te” è dunque l’opportunità di variare il peso in funzione delle proprie esigenze, creando Moon Rock grandi e potenti come lo si desidera, come fossero veri e propri “meteoriti. Fondamentale nella produzione di Moon Rock è senza alcun dubbio l’honey oil o olio di hashish che può essere acquistato o prodotto in autonomia utilizzando BHO, alcool o la metodologia preferita, purché sul finale risulti puro e perfettamente filtrato: modesta la quantità necessaria, poiché è sufficiente solo qualche grammo con cui impregnare ogni infiorescenza.

Occorre poi procurarsi una quantità di kief o polline sufficiente: in questo caso è possibile raccoglierlo dal fondo del grinder erba o in alternativa ricorrere a un utile strumento chiamato “pollen shacker” che permette di shackerare letteralmente le cime, estraendo in questo modo la quantità di polline necessario. Giunti a questo punto sarà necessario selezionare l’infiorescenza di marijuana desiderata, preferibilmente ricca di resina di cannabis e di tricomi, spennellarla con delicatezza di olio di hashish utilizzando un pennello pulito, meglio se da trucco, per poi porla all’interno di un piccolo recipiente dove sarà stato inserito il kief per poi rotolarla nello stesso ripetutamente, rivestendone la superficie.  

Particolarmente indicato è l’utilizzo di una ciotola di acciao inox, questo per evitare di sporcare lo spazio di lavoro, rendendolo irrimediabilmente appiccicoso. Consigliato in ultimo l’utilizzo di guanti in lattice per maneggiare la cannabis durante la creazione di Moon Rock, al fine di ridurre qualsivoglia rischio di possibili contaminazioni.

Terminato questo semplice processo, i Moon Rock andranno lasciati essiccare per un breve periodo fino a quando la superficie dell’infiorescenza non risulterà piuttosto solida. Una volta pronti, l’esperienza di assunzione risulterà a dir poco memorabile così come i relativi effetti… di certo non ne resterete delusi!

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Pubblicato Da: Veronica
Pubblicato Il: 08 mar, 2021

 SEO Copywriter e Social Media Strategist, credo da sempre nel potere delle parole e della scrittura persuasiva, entrambi strumenti imprescindibili per una strategia efficace e di valore.

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