Conoscere le malattie delle piante è utile per una buona coltivazione.
Ogni fase della pianta può essere colpita da malattie che molte volte non conosciamo, la maggior parte di esse, che colpiscono la pianta di marijuana, si dividono in due macro categorie: fungine e batteriche.
Gli squilibri ambientali rappresentano una delle principali cause che portano alla nascita di malattie, ma anche l’umidità. condizioni di luce, flussi d’aria ed errati livelli di pH.
Le alghe
Le alghe sono organismi come le piante, in quanto svolgono la fotosintesi, tuttavia sono prive di gambi, foglie e radici della pianta.
Il loro ambiente ideale è caratterizzato da temperature calde, luce e,ovviamente, nutrienti. Solitamente la temperatura ideale dell’acqua per la crescita della pianta è di 22° C, buona anche per la formazione delle alghe.
Come riconoscere la malattia provocata dalle alghe?
Le alghe possono trovarsi ovunque, nei tubi, in contenitori nutrienti, nei secchi, nei secchi di DWC e in particolare nei contenitori che non sono opachi e che permettono alla luce di entrare. Proprio per questo, si consiglia di utilizzare contenitori opachi.
Quando la luce colpisce l’acqua ricca di nutrienti si creano le condizioni ottimali per la loro crescita.
È fondamentale conoscerne l’aspetto: esse formano una pellicola che alla vista e al tatto è vellutata e viscida.
In base al punto in cui si formano, si creano cause problematiche differenti. Quando si formano intorno alle radici, riducono l’ossigeno e ostacolano il corretto processo di nutrizione della pianta.
Altri tipi di alghe si muovono liberamente e causano intasature alle tubature delle piante.
Prevenzione
La principale causa che comportano le alghe è privare l’acqua di ossigeno, il principale elemento per la crescita di una pianta sana.
Un metodo naturale per prevenire le alghe è di privarle della luce. Quindi, utilizzare tubi neri e non chiari, aiuta a mantenere l’acqua e i nutrienti. Anche ricoprire i cubi di lana di roccia con delle coperture di plastica nera o con geotessili antisolari aiuta a preservare la pianta.
Il controllo
Nel momento in cui le alghe stanno già crescendo, è opportuno ripulire la struttura e sostituirla, oppure coprire i tubi e la struttura con dei materiali opachi. Un buon controllo delle piante è di prevenire le alghe escludendo la luce.
Alcuni prodotti che si possono utilizzare per effettuare un buon controllo e impedire attacchi alla pianta di marijuana sono:
- H2O2;
- Argento colloidale;
- Luce UVC;
- Estratto di semi di uva (utilizzato nei sistemi di approvvigionamento idrico).
Fusarium
Sono funghi che vivono nel terreno e variano tra molte specie e sottospecie.
Parecchi ceppi possono colpire la cannabis. Le conseguenze di questa malattia sono devastanti, in primis si può riscontrare l’appassimento da Fusarium e la putrefazione delle piante.
Anche se hanno sintomi diversi, i modi di prevenire e controllare sono simili a quelli descritti prima.
Nei sistemi di coltivazione idroponici, uno tra i sistemi più sicuri, viene sterilizzato o pastorizzato il mix di coltivazione, e questi raramente vengono colpiti. In genere, poiché molto dipende dal tipo di terreno, le infezioni da Fusarium sono maggiormente comuni nei clima caldi.
In un terreno infestato, le spore possono rimanere inattive per molti anni e a volte è molto difficile disinfestare un terre.
Come riconoscere la malattia da Fusarium?
Durante l’appassimento la malattia è più evidente sulle foglie e sui gambi. Sulle foglie di marijuana si notano delle macchie scure sulle foglie più basse, che possono diventare rapidamente clorotiche, con colori gialli e marroni.
Mentre i gambi diventano gialli marroni e poi cadono.
Quando vengono colpite le radici, l’assimento incomincia al di sotto della linea del terreno. La conseguenza è quella di far marcire e diventare necrotiche le radici, assumendo un colore rosso.
I sintomi che si possono rilevare è che quando l’appassimento scorre fino a raggiungere il gambo, produce uno scolorimento in corrispondenza della linea del terreno. In uno stato ancora più avanzato il gambo può subire un rigonfiamento fino a dividersi in due e far appassire la pianta.
Prevenzione
Per prevenire le malattie da Fusarium è opportuno evitare molti anni prima di coltivare la pianta di marijuana nello stesso terreno. Infatti il fungo si può sviluppare successivamente e anche se nessuna pianta mostra i sintomi, le piantagioni successive possono far sviluppare il fungo.
Inoltre fondamentale è il tipo di terreno che viene utilizzato. Alcuni terreni favoriscono la crescita del Fusarium diversamente da altri.
Come proteggere le piante di cannabis da ogni tipo di infezione fungina?
- Utilizzare compost adeguatamente invecchiato e l’infuso fatto con il compost;
- Utilizzare il giardinaggio in vaso;
- Utilizzare miscele di terreno sterilizzate o pastorizzate e vasi nuovi;
- Assicurarsi che il pH del terreno non scenda troppo;
- Utilizzare fertilizzanti rinforzati con potassio e calcio.
Il controllo
I metodi di controllo più efficaci sono l’eliminazione e la distruzione delle piante infette e sterilizzare tutti gli attrezzi utilizzati sulle piante infette.
Pythium
Il Pythium è un altro fungo parassita che distrugge la radice e impedisce alla pianta di nutrirsi. Attacca principalmente i semi e i semenzali che hanno poca resistenza alle malattie.
Le sue condizioni ottimali per svilupparsi sono livelli di umidità elevati nel terreno e una temperatura tra 20 ° e 30 °C.
Questa malattia viene trovata principalmente nelle radici e nel fogliame e le piante di marijuana giovani e semenziali, in campi a terreno e in coltivazioni idroponiche, hanno un rischio maggiore di essere colpite.
Come capire se la pianta di cannabis è infetta dal Pythium?
- Ingiallimento delle foglie e bordi fogliari brunasti.
- La pianta appare avvizzita o stenta.
- Radici deboli e acquose.
- Si creano all’interno delle radici dei filamenti.
Il Pythium muovendosi attraverso il terreno o nell’acqua attorno alle radici, prima di penetrare le radici, si sviluppa e si diffonde attraverso il tessuto e produce dormienti, che a loro volta si riproducono e indirettamente possono danneggiare le radici.
Prevenzione
Spesso il Pythium viene descritto come un’ “infezione secondaria” perché colpisce le piante già indebolite dallo stress, malattie, danneggiamenti, parassiti, scarsa quantità di nutrienti o condizioni di crescita poco favorevoli.
Tra i migliori metodi di prevenzione vi è quello di tenere le piante sane per impedire l’accesso al Pythium.
Altri metodi di prevenzione sono:
- utilizzare terreni ben drenati e pastorizzati;
- evitare eccessiva fertilizzazione ed eccesso di acqua;
- evitare stress che possano rendere la pianta maggiormente soggetta al Pythium,
- utilizzare il compost invecchiato e l’infuso fatto con composti che proteggono la pianta;
- lasciare il terreno asciutto fino ad una profondità di circa 2- 3 cm per ridurre la crescita di Pythium;
Anche per i sistemi di coltivazione idroponici la prevenzione è particolarmente importante. Infatti se questi sistemi attraverso l’acqua vengono infestati, è difficile fermare l’infezione con il rischio di perdere le piante.
Il controllo
I sintomi per rilevare la malattia del Pythium sono molto simili al marciume radicale da Phytophthora, in piante diverse dalla cannabis.
Marciume del gambo
Detto anche soffocamento, più che una malattia è una condizione che porta al marcire dei semenziali sottoterra.
Tale condizione può essere causata da diversi funghi portati dai semi o terreni e le coltivazioni nel terreno sono le più colpite.
Tra le cause principali troviamo il terreno troppo caldo, ricco di azoto, che rimane umido per lunghi periodi.
Anche le coltivazioni idroponiche possono subire il soffocamento quando il medium di coltivazione si satura troppo.
Come riconoscere il soffocamento della pianta di marijuana?
L’infezione inizia sotto la linea del terreno e colpisce i semenziali, crescendo fino a colpire foglie, radici e gambi.
I sintomi del soffocamento si percepiscono da uno scolorimento giallastro - marrone sulla parte inferiore dello stelo. I gambi,invece, presentano delle lesioni marroni.
Durante l’appassimento le foglie ingialliscono, ma il cancro del gambo non appare subito perché le radici non vengono colpite, ma vengono colpiti principalmente i terzi, quarti e quinti gambi tra i nodi.
Negli stadi più avanzati del soffocamento le foglie cadono e ingialliscono, come se fosse stata utilizzata un’ eccessiva quantità di acqua. Quando le lesioni si sviluppano su tutta la pianta di canapa, essa inizia ad appassire per i danni vascolari.
Attenzione: il soffocamento può essere facilmente scambiato con eccessiva fertilizzazione, elevati livelli di sali nel terreno, o eccessiva o insufficiente umidità del terreno.
Prevenzione
Per prevenire il soffocamento si consiglia di impedire che il terreno diventi troppo bagnato e inoltre:
- evitare eccessive irrigazioni del terreno;
- prima di innaffiare controllare che il terreno sia asciutto;
- controllare l’umidità del terreno;
- collocare i semi ad una profondità di ¼ pollici;
- utilizzare il fungicida sui semi prima di piantarli;
- non trapiantare le piante giovani se non hanno qualche gruppo di foglie, perché non hanno un sistema radicale forte o resistente alle malattie.
Il controllo
Il controllo è fondamentale per intervenire nei tempi giusti e rendere più facile la coltivazione. Durante i controlli è necessario eliminare le zone infette e utilizzare trattamenti con perossido di idrogeno. Nei casi in cui il cancro del gambo è grave, è necessario eliminare la pianta per via fogliare per mantenere il vigore e l’energia della pianta. Mentre per i semenziali colpiti dal soffocamento, dopo che hanno germogliato, le possibilità di salvezza sono molto basse.
La muffa nelle piante di cannabis
Anche la muffa è una malattia fungina che può colpire la pianta di marijuana. In particolare la muffa grigia è la più comune che attacca la marijuana.
Essa può causare rammollimenti e cancro al gambo, ma gli effetti più devastanti possono essere la decomposizione delle radici.
Questo fungo può germinare solo sul tessuto unico della pianta, e solitamente accade nei climi secchi e la rugiada si accumula sulle foglie.
Le lesioni di una pianta sono i luoghi principali in cui la muffa bianca si introduce, per questo è importante disinfettare l’attrezzatura da potatura.
Inoltre, le condizioni favorevoli si presentano quando ci sono aree ombreggiate dalla pianta o ammalate e fessure delle gemme.
La muffa danneggia maggiormente la pianta durante la fase di fioritura, attacando le cime, le foglie e gli steli.
Come riconoscere la muffa ?
Inizialmente la muffa ha un aspetto biancastro e polverulento.
Nella fase avanzata assume un colore grigio e marrone, ricoperto di peluria e nel tessuto danneggiato della pianta si forma il marciume che va da marrone chiaro a marrone scuro.
Prevenzione
Sicuramente una buona mossa è quella di tenere un ambiente ottimale ed evitare una eccessiva umidità e temperatura.
Nelle coltivazioni indoor è importante:
- nelle stanze di coltivazione è importante tenere l’umidità al di sotto del 50%;
- annaffiare la pianta quando le luci sono accese o durante il giorno;
- eliminare i tessuti morti o morenti;
- controllare le foglie e assicurarsi che non ci sia umidità quando le luci sono spente;
Nelle coltivazioni outdoor non è possibile controllare le condizioni climatiche, quindi si consiglia di utilizzare i seguenti prodotti per impedire l’evolversi della muffa:
- il bacillus subtilis è un batterio che attacca la muffa;
- il bicarbonato di potassio modifica il pH dell’ambiente da acido ad alcalino (gli ambienti alcalini impediscono la germinazione di muffe, tra cui la muffa grigia);
- l’olio di neem e l’olio di sesamo sono utili per la protezione della pianta, formando una barriera che impedisce la germinazione delle muffe.
Il controllo
Nel momento in cui si vede la muffa, si possono applicare dei fungicidi.
Un errore da non fare è quello di rimuovere la muffa da un germoglio vivo per impedire che si diffonda. Questa azione è molto più dannosa, perché nel rimuovere la muffa essa può trasferirsi in nuovi luoghi.
È importante sterilizzare gli utensili e pulirli con alcool o con perossido di idrogeno dopo aver curato il germoglio.
Oidio
Anche l’oidio rientra nelle malattie fungine e si caratterizza da un’ampia varietà di spezie.
Quelle che attaccano il luppolo, attaccano anche la marijuana.
Questa malattia è un problema sia per le coltivazioni indoor e sia per quelle outdoor.
Quali sono le cause principali dell’oidio?
I vettori principali che influiscono nella contaminazione sono:
- vento;
- ventilazione dell’aria;
- talee contaminate;
- fattori esterni che possono rilasciare spore al giardino.
Le spore possono rimanere inattive finché non vengono rese attive dai fattori ambientali che sono umidità, temperature moderate, acidità e bassa luminosità.
Come riconoscerlo?
Le prime infezioni si manifestano sulle superfici delle foglie e sembrano come essere spolverate con farina o zucchero in polvere.
La sua diffusione può essere molto veloce e le piante infette ingialliscono precocemente, diventando marroni per poi morire.
Le conseguenze di una pianta non curata sono un raccolto povero o nullo.
Prevenzione
La fase in cui è più facile curare la pianta di marijuana è quella vegetativa.
Per prevenire l’aumento del contagio è necessario separare le piante e isolarle. Inoltre, si consiglia di utilizzare un filtro all’entrata dell'aria per impedire l’ingresso alle spore.
Ancora, le luci germicide UVC utilizzate per la manipolazione degli alimenti, uccidono le spore di oidio che sono in volo. Un altro modo utile è quello di rendere l’ambiente inadatto a questo tipo di malattia, utilizzando ionizzatori e ozonizzatori che rendono le spore inattive. E’ inoltre importante limitare l’umidità ed evitare di annaffiare le foglie di notte o con la luce spenta.
Si consiglia di innaffiare quando ci sono le luci accese e quando rimangono almeno 5 ore di luce.
Il controllo
Uno dei migliori rimedi è quello di rimuovere le foglie infette dall’area di coltivazione.La rimozione deve essere fatta con molta cura e senza scuotere le spore nell’aria. Dopo aver rimosso la foglia è necessario utilizzare un fungicida nel punto in cui si è creata la lesione dei gambi.
Septoria della foglia
Nota anche come punto giallo della foglia, è molto comune nelle coltivazioni indoor, ma in alcuni casi può attaccare anche la marijuana coltivata all’esterno.
Le conseguenze di questo fungo non sono mortali, ma riducono fortemente il raccolto.
Le caratteristiche delle Septoria sono quelle di interferire con i processi della foglia, compresa la fotosintesi, riducendone la crescita.
Sia la Septoria cannabis e la Septoria neo cannabina causano le macchie gialla alla foglia, dovute ad un clima nuvoloso, caldo e umido. Infatti l’acqua calda e la pioggia provocano il rilascio di spore dalle strutture di stoccaggio.
Come riconoscere la Septoria?
Il colore delle foglie può essere giallo, bianco o marrone scuro.
Inoltre le macchie possono essere piccole, rotonde ma solitamente si estendono con una circonferenza irregolare.
Gli effetti sono che il tessuto infetto muore, si secca e cade, provocando dei buchi alle foglie. Uno stato avanzato di questa malattia provoca la defogliazione.
Prevenzione
Sono due le principali specie della Septoria che attaccano la cannabis.
Una maggiore possibilità che ci sia infezione risiede nelle coltivazioni all’esterno vicino al giardino.
In questo caso le spore svernano sulle foglie di marijuana e sono diffuse da acqua, animali e uomini. Diversamente dalle coltivazioni indoor in cui le piante non vengono a contatto con le spore, ma solo tramite l’uomo.
Quindi, un buon metodo di prevenzione è quello di rimuovere tutti i residui dal giardino e nebulizzare l’area con un fungicida. Anche gli attrezzi devono essere decontaminati.
Il controllo
Un buon controllo richiede:
- una potatura delle foglie e dei rami infetti per rimuovere i vettori infetti;
- utilizzare l’olio di neem;
- utilizzare fungicidi a base di rame (comprendenti la miscela di Bordeaux, utile a rallentare la malattia);
- utilizzare lo zolfo.