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Il cannabidiolo, meglio conosciuto come CBD, ha affermate proprietà terapeutiche. Popularizzato per la sua competenza nel frenare l'ansia, l'insonnia, e vari disturbi del dolore, il CBD è diventato una sulla principali alternative naturali per la gestione del benessere fisico e mentale. Tuttavia, uno degli aspetti meno conosciuti del CBD, ma di fondamentale importanza, è la biodisponibilità e come questa possa influire sull'efficacia di questo composto naturale nella risposta del nostro organismo. Questo articolo esplorerà in profondità l'importanza della biodisponibilità del CBD.
La Biodisponibilità: Un Indicatore Cruciale
Prima di addentrarci nei dettagli è importante comprendere cosa si intende per biodisponibilità e perchè sia un parametro di rilievo quando discutiamo di CBD.
Definendo la Biodisponibilità
La biodisponibilità si riferisce alla percentuale di una sostanza, in questo caso il CBD, che viene effettivamente assorbita nel sistema circolatorio quando introdotta nel nostro organismo. Essa rappresenta l'indice su quanto efficacemente il nostro organismo riesce a utilizzare e sfruttare una sostanza, sia che sia stata ingerita, inalata o applicata sulla pelle.
I Fattori che Incidono sulla Biodisponibilità del CBD
La biodisponibilità del CBD può essere influenzata da diversi fattori, tra cui il metodo di somministrazione, il dosaggio, la biochimica individuale e la presenza di cibo, soprattutto se grasso, nel nostro stomaco.
Biodisponibilità e Metodi di Somministrazione
I diversi metodi di somministrazione del CBD comportano livelli differenti di biodisponibilità. Di seguito una breve panoramica dei metodi più diffusi:
• Orale: Questo metodo abbraccia sia capsule che alimenti arricchiti con CBD. Questa via comporta l'assorbimento del composto attraverso il tratto gastrointestinale con una biodisponibilità che oscilla tra il 4% e 20%.
• Sublinguale: Questa modalità di assunzione prevede l'applicazione del CBD, magari sotto forma di olio o tinta, sotto la lingua. Questo permette al composto di entrare direttamente nel flusso sanguigno, bypassando il sistema digestivo e dando un responso più veloce e con una biodisponibilità tra il 12% e il 35%.
• Inalazione: Attraverso questa metodologia si ottiene la più alta biodisponibilità, tra il 34% e il 56%. Questo grazie all'assorbimento immediato del CBD nei polmoni che lo veicola rapidamente nel flusso sanguigno.
Come Incrementare la Biodisponibilità del CBD
Il metodo di somministrazione non è l'unico modo per aumentare la biodisponibilità del CBD. Sono disponibili diverse strategie:
Cibo Grasso e CBD
Prendere il CBD insieme a cibi ricchi di grassi può aiutare ad aumentare la sua biodisponibilità. Il CBD è una molecola liposolubile e tende pertanto a legarsi ai grassi. In questa maniera si può bypassare quello che viene definito "effetto di primo passaggio" elevando la quantità di CBD che entra nel flusso sanguigno.
Nanoemulsioni di CBD
Le nanoemulsioni di CBD utilizzano l'avanzata tecnologia nano per creare piccole sfere lipidiche che racchiudono le molecole di CBD rendendole più facilmente assorbibili da parte del nostro organismo, aumentando in maniera significativa la biodisponibilità del composto.
Qual è l'importanza della biodisponibilità del CBD?
Un’alta biodisponibilità del CBD può avere un impatto considerevole sulla potenza e sull’efficacia del composto. Un prodotto CBD con una biodisponibilità elevata ha più possibilità di produrre un effetto più intenso e immediato, ma influisce anche su quanto velocemente il CBD viene assorbito ed elaborato dal nostro organismo, nonché sulla durata dell’effetto.
La biodisponibilità del CBD è un aspetto basilare da considerare quando si sceglie un prodotto a base CBD. Essa può aiutare a garantire che si stiano ottenendo tutti i benefici terapeutici desiderati. Che tu stia cercando un sollievo dal dolore, un aiuto per la gestione dell'ansia o un potenziamento del sonno, comprendere la biodisponibilità del CBD può aiutarti a selezionare il prodotto più adatto per le tue esigenze.
