L'utilizzo della cannabis sta diventando sempre più comune, soprattutto dopo la legalizzazione in molte parti del mondo. Molti potrebbero non sapere che esistono differenti modi di utilizzare la cannabis, come la vaporizzazione.
In questo articolo, spiegheremo le differenze tra due tecniche di utilizzo della cannabis, quali effetti hanno sui consumatori, e quale sia il metodo migliore per assumere il CBD.
Che cos'è la Vaporizzazione?
La vaporizzazione della cannabis è il riscaldamento della materia prima a temperature basse usando un vaporizzatore apposito. Ciò comporta la creazione di un vapore che può essere inalato, il quale è costituito principalmente da cannabinoidi e terpeni.
Questo metodo di utilizzo ha molti vantaggi rispetto al fumo, poiché non produce fumo, ma solo vapore, riducendo i rischi per la salute legati all'inalazione di sostanze tossiche. Il vapore è più fresco rispetto al fumo, che può essere più caldo e irritante per la gola.
La vaporizzazione della cannabis rende anche possibile una maggiore personalizzazione del dosaggio, permettendo di scegliere temperature diverse per la vaporizzazione di cannabinoidi specifici e terpeni. In alcuni studi si è dimostrato che la vaporizzazione della cannabis può essere più efficace nella somministrazione di cannabinoidi rispetto al semplice fumo.
Che cosa significa vaporizzare la cannabis?
Vaporizzare significa quindi attivare i principi attivi della cannabis cioè portare la cannabis alla temperatura adeguata per far sì che i cannabinoidi e i terpeni in essa contenuti diventino attivi e potenti. I cannabinoidi sono sostanze chimiche naturalmente presenti nella cannabis, tra cui il cannabidiolo (CBD) e il delta-9-tetraidrocannabinolo (THC).
I terpeni, invece, sono gli oli essenziali che danno alla cannabis il suo caratteristico aroma e sapore.
Quando questi componenti vengono attivati mediante la vaporizzazione, diventano disponibili per essere assorbiti nel sistema endocannabinoide del corpo, dove hanno un'ampia gamma di effetti terapeutici e benefici. In sostanza, attraverso il processo di vaporizzazione, si "attivano" i principi attivi della cannabis per il loro utilizzo terapeutico.
Generalmente la vaporizzazione si svolge tra i 150 e i 220 gradi Celsius, ma il livello esatto di temperatura dipende dal vaporizzatore utilizzato e dalle preferenze personali. Temperature più basse tendono a produrre un vapore più leggero, mentre temperature più elevate danno come risultato un vapore più denso.
Ciò rende possibile una personalizzazione del dosaggio e dei principi attivi inalati, poiché diversi cannabinoidi e terpeni si vaporizzano ad altezze di temperatura diverse.
Che cosa significa fumare la cannabis?
L'utilizzo della cannabis attraverso l'atto di fumare coinvolge la combustione dei fiori di cannabis e l'inalazione del fumo creato e consente di assumere questa sostanza psicoattiva bruciandone le foglie e i fiori e inalando i fumi risultanti. Questo metodo è stato tradizionale per decenni, tuttavia ha alcuni svantaggi rispetto alla vaporizzazione.
Quando la cannabis viene bruciata e fumata, questi composti vengono inalati nei polmoni e rapidamente assorbiti nel flusso sanguigno, producendo un'efficace diffusione del composto nel corpo e nell'organismo. Fumare la cannabis è una delle modalità più comuni di assunzione di questa sostanza.
I vantaggi di vaporizzare
La vaporizzazione della cannabis rimane uno dei metodi preferiti dai consumatori di CBD. Per molti, rappresenta una soluzione più sicura rispetto al fumo, dal momento che i rischi per la salute legati all'inalazione di sostanze tossiche sono ridotti.
Il vapore prodotto dalla vaporizzazione è fresco, riducendo l'irritazione alla gola. La vaporizzazione consente anche un maggior controllo sul dosaggio, l'utilizzo di temperature diverse per personalizzare la vaporizzazione di cannabinoidi specifici e terpeni.
Numerosi studi scientifici hanno dimostrato che la vaporizzazione della cannabis può essere un metodo più efficace per somministrare i cannabinoidi rispetto alla tradizionale combustione.
Uno studio del 2007 pubblicato dal Journal of Cannabis Therapeutics ha dimostrato che la vaporizzazione della cannabis produceva livelli superiori di THC rispetto al fumo, ma senza i numerosi effetti collaterali del fumo.
Mentre uno studio del 2010 condotto dall'Università di Leiden in Olanda ha evidenziato che la vaporizzazione produceva maggiori quantità di CBD rispetto alla combustione.
Un altro studio pubblicato su PLoS One ha dimostrato che la vaporizzazione della cannabis è stata altrettanto efficace nella somministrazione di THC rispetto alla combustione, ma ha prodotto meno sostanze tossiche.
Questo studio ha anche rivelato che la vaporizzazione ha prodotto effetti più potenti per una quantità inferiore di cannabis utilizzata rispetto alla combustione.
Gli svantaggi della vaporizzazione della cannabis
Il principale svantaggio della vaporizzazione della cannabis è rappresentato dal fatto che richiede l'utilizzo di un vaporizzatore che può essere costoso e richiedere manutenzione. Poiché è un metodo relativamente nuovo, può essere difficile trovarne in commercio di buona qualità o di esperienza nell'utilizzarlo.
I vantaggi di fumare la cannabis
Fumare la cannabis è stato tradizionalmente il metodo preferito dai consumatori, con una cultura attorno all'atto di fumare che persiste ancora oggi.
L'utilizzo della cannabis attraverso l'atto di fumare non richiede alcuna attrezzatura costosa ed è immediatamente disponibile. Alcuni sostengono che l'attività di fumare possa essere rilassante e aiutare a stimolare la creatività.
Gli svantaggi di fumare la cannabis
Come accennato in precedenza, l'inalazione del fumo creato dalla combustione comporta alcuni rischi per la salute. L'inalazione di sostanze tossiche, fatto in modo eccessivo, può danneggiare la salute polmonare, della trachea e della gola.
La combustione può causare altri problemi, come la tosse e il bruciore di stomaco.
Come vaporizzare la cannabis?
La vaporizzazione della cannabis è un'alternativa popolare al tradizionale processo di combustione del materiale vegetale.
Se fatta correttamente, la vaporizzazione può produrre un'esperienza consistente, pulita e di alta qualità. Ecco alcuni consigli su come vaporizzare la cannabis in modo sicuro ed efficace:
- Prima di tutto, è importante usare fiori freschi di alta qualità per ottenere risultati migliori ed è necessario macinare l'erba ottenendo una consistenza fina, ma non eccessivamente polverizzata. Controllare la temperatura è un altro passaggio cruciale, poiché una temperatura troppo alta può portare alla combustione, mentre una troppo bassa non produce abbastanza vapori.
- Premerla leggermente nel vaporizzatore, preferibilmente in un contenitore, senza compressione eccessiva, in modo da favorire una evaporazione uniforme ma non una combustione. Una volta inserita l'erba, è importante preriscaldare il vaporizzatore per alcuni secondi per garantire che riscalda la cannabis uniformemente.
- L'inalazione del vapore deve essere lenta e regolare, senza trattenere il respiro. Un altro passaggio importante è quello di evitare la combustione, che può essere pericolosa e danneggiare il vaporizzatore. Pratiche come l'aggiunta di sostanze chimiche o tabacco possono causare la combustione, pertanto si raccomanda l'utilizzo della cannabis pura.
Un consiglio importante è di mantenere il proprio vaporizzatore sempre pulito e in buona condizione, assicurandosi di pulire regolarmente le parti rimovibili e di sostituire le parti usurate o danneggiate.
La pulizia regolare può aiutare a mantenere le prestazioni del vaporizzatore e garantire che l'esperienza di vaporizzazione sia sempre al massimo livello.
Vaporizzazione vs fumare erba
Qualunque metodo si preferisca utilizzare, nessuno dei due può essere considerato completamente privo di rischi.
Entrambi i metodi hanno vantaggi e svantaggi, ma dal punto di vista della sicurezza e dell'efficacia, la vaporizzazione della cannabis sembra essere la scelta migliore.
Se si sceglie di vaporizzare, è importante eseguire una ricerca accurata per trovare il vaporizzatore di alta qualità, che possa garantire la vaporizzazione costante e sicura.
L'utilizzo del CBD continua ad essere un campo di ricerca in continua evoluzione e continuerà ad esserlo nei prossimi anni. È importante, prima di ogni cosa, conoscere le possibili complicazioni di entrambi i metodi, e considerare seriamente se vaporizzazione o fumo possa essere la scelta migliore.
A seconda poi delle preferenze personali e degli obiettivi terapeutici, può essere preferibile utilizzare la vaporizzazione anziché il fumo per utilizzare il CBD.
Non solo la vaporizzazione è generalmente considerata più sicura, ma permette anche un più preciso controllo del dosaggio e una personalizzazione dei terpeni e dei cannabinoidi inalati.
Sebbene la scelta finale dipenda dalle preferenze individuali, le evidenze scientifiche suggeriscono che la vaporizzazione sia il metodo più sicuro e preciso per utilizzare il CBD. Pertanto, se si cerca un'alternativa più sicura al fumo di cannabis tradizionale, la vaporizzazione può essere considerata una valida soluzione.