Il CBD non è solo il secondo cannabinoide più abbondante presente nella cannabis sativa. L'acronimo di cannabidiolo (CBD) è un cannabinoide che sta emergendo sempre più per le sue notevoli proprietà terapeutiche, nonostante sia stato a lungo oscurato dalla sua controparte psicoattiva, il THC.
Che cos'è il CBD?
È la seconda sostanza più abbondante nella cannabis. ll CBD, o cannabidiolo, è rinomato per non essere psicoattivo, ossia non altera lo stato di coscienza, e non crea assuefazione.
Importante è la distinzione chimica: il CBD non è molto idrosolubile, il che significa che si scioglie meglio nei lipidi piuttosto che nell'acqua. Questa caratteristica è particolarmente rilevante per il suo utilizzo in oli e altri prodotti a base lipidica.
Sul piano biologico, il CBD si presenta come acido (CBDA) nella pianta di cannabis fresca, ma tramite il processo di decarbossilazione, che avviene mediante essiccazione o riscaldamento, si trasforma nel più noto CBD. Si tratta di un metabolita secondario della pianta che interagisce efficacemente con il sistema endocannabinoide del corpo umano senza produrre effetti di intossicazione mentale.
Riscontri scientifici stanno dimostrando che il CBD possiede numerose proprietà terapeutiche, che spaziano dall'essere un antinfiammatorio naturale a un potenziale antipsicotico, anticancerogeno e neuroprotettivo.
Benefici dell'olio di CBD
Multiplici studi stanno evidenziando come l'olio di CBD possa contribuire a migliorare la qualità della vita in vari modi. Viene utilizzato per contrastare il dolore cronico, ridurre ansia e depressione, migliorare la qualità del sonno e come supporto nel trattamento di patologie come l'epilessia.
Il suo impiego come anti-infiammatorio è legato al modo in cui interagisce con i recettori nel sistema immunitario, attenuando i segnali di infiammazione. Inoltre, studi preclinici indicano un potenziale effetto antitumorale, attraverso la capacità di inibire la proliferazione di cellule tumorali e promuovere l'apoptosi.
Il CBD è considerato anche un potenziale ausilio nella salute del cuore, grazie alla sua capacità di regolare la pressione sanguigna e l'effetto antiossidante che può aiutare a ridurre i danni causati dallo stress ossidativo e dalle infiammazioni in condizioni come l'aterosclerosi.
Come utilizzare l'olio di CBD
L'olio di CBD può essere assunto per via sublinguale, ovvero depositando alcune gocce sotto la lingua per un rapido assorbimento nel flusso sanguigno. Può essere anche incorporato in cibi e bevande o applicato topicamente su pelle e articolazioni.
Per usufruire dei suoi benefici, è fondamentale scegliere prodotti di qualità e seguire le dosi consigliate. L'olio di CBD si trova in diversi dosaggi e potenze, pertanto l'utente può personalizzare il suo utilizzo in base alle proprie necessità ed esperienze.
Pur essendo generalmente bene tollerato e considerato sicuro, è importante consultare un medico prima di iniziare l'utilizzo dell'olio di CBD, specialmente se si assumono altri farmaci o si hanno condizioni mediche preesistenti.
Nel contesto della ricerca continua, è essenziale rimanere ben informati sui risultati di ultime ricerche per una comprensione approfondita delle dinamiche e delle potenzialità terapeutiche del CBD.
Cosa si cura con il CBD?
Il CBD viene ormai utilizzato come un potente rimedio naturale con proprietà anti-infiammatorie e con un grande potenziale per la cura di alcune malattie precedentemente insanabili. Può aiutare a combattere il cancro, l'intestino irritabile, l'epilessia, sclerosi multipla, schizofrenia, Alzheimer, depressione e molto altro.
Ci sono alcune patologie che nella vita di una persona possono risultare devastanti sia per lei che per la vita delle persone più vicine che la amano: due esempi sono il morbo di Parkinson e l’ Alzheimer.
Queste sono patologie che possono essere veramente difficili da affrontare e che rendono la vita quotidiana molto complessa e che soprattutto possono essere invalidanti.
Ma dal punto di medico per fortuna gli studi scientifici vanno avanti e ci sono sempre delle speranze sul fatto che un giorno si possano trovare delle cure più efficaci e risolutive.
Inoltre la ricerca si spinge in avanti per trovare dei rimedi che possano essere perlomeno di aiuto per portare sollievo e benefici nella quotidianità del paziente.
Da questo punto di vista entra in gioco il cannabidiolo, che secondo diversi studi può rivelarsi veramente benefico per queste patologie, a patto che venga somministrato in maniera intelligente e da persone competenti.
Per quanto riguarda il Parkinson per esempio, uno studio condotto da un team di ricercatori brasiliani nel 2014 e pubblicato sul Journal of Psycopharmacology, stabilisce che il trattamento giornaliero a base di cannabidiolo ha migliorato il benessere e la qualità della vita di alcuni pazienti affetti da morbo di Parkinson.
Il risultato è stato descritto con queste testuali parole dai ricercatori: “I nostri risultati indicano un possibile effetto nel migliorare la qualità della vita nei pazienti con Pakinson ”.
La cannabis può essere di grande aiuto per trattare l’Alzheimer: i suoi componenti infatti combattono e aiutano ad eliminare la proteina tossica beta amiloide, che causa questa forma di demenza.
Lo studio è stato condotto su neuroni coltivati in laboratorio e secondo gli autori questa scoperta potrebbe aprire la strada allo sviluppo di nuove armi terapeutiche contro la malattia.
Secondo uno studio del 2014 pubblicato sulla rivista European Journal of Medicinal Chemistry dai ricercatori dell’Istituto di Medicina del Consiglio superiore di ricerca scientifica spagnolo (CSIC), i cannabinoidi possono migliorare la vita per i pazienti affetti dal morbo di Alzheimer: nei recettori CB1 la loro attività sembra preservare le funzioni cognitive, mentre nei recettori CB2 può aiutare a proteggere il cervello.
Chiaramente questi studi non sono definitivi e saranno approfonditi, ma sono un esempio di come sarà importante nei prossimi anni questa sostanza.
Il CBD può aiutare per i dolori e per le infiammazioni?
Secondo uno studio pubblicato nel 2012 sulla rivista Journal of Experimental Medicine, il Cannabidiolo (CBD) ha la capacità di sopprimere il dolore cronico infiammatorie nei roditori.
Secondo diverse testimonianze rilasciate dai consumatori di cannabis terapeutica, gli integratori alimentari sono molto efficaci nel ridurre i sintomi infiammatori associati al dolore cronico.
I cannabinoidi, possono ridurre il dolore grazie alla loro azione sul sistema endocannabinoide presente nell'organismo umano: alcune prove di laboratorio hanno confermato come il CBD agisca sul recettore CB1, generando effetti analgesici.
Nonostante ciò la comunità medica internazionale non ha ancora riconosciuto ed accettato fino in fondo le proprietà terapeutiche dei cannabinoidi.
Altri benefici del CBD
I benefici procurati da questa sostanza sono veramente tantissimi e quasi è impossibile elencarli tutti. Ma noi proveremo a fare una breve e incisiva rassegna finale.
Per esempio, ha dimostrato ottimi risultati analgesici, riduce le infiammazioni e agisce sui recettori con benefici neurologici.
Inoltre l’olio di canapa ricco di CBD è un ottimo rimedio per curare l’acne: la canapa e i suoi derivati contengono diversi componenti antinfiammatori molto benefici che contribuiscono ad inibire la sintesi dei lipidi.
Sebbene sia noto per i suoi effetti calmanti, offre anche proprietà energizzanti capaci di rigenerare le energie e ripristinare le forze. Ciò è dovuto alla capacità del cannabidiolo di rafforzare le cellule del corpo umano, contribuendo alla loro corretta rigenerazione.
Vanta proprietà benefiche in presenza di alcune forme tumorali: pare sia in grado di ridurre le masse cancerose, di bloccare la proliferazione tumorale, le metastasi. E’ inoltre un ottimo integratore per sedare gli effetti collaterali delle cure chemioterapiche, nausea e vomito.
Infine, ricordiamo che le prescrizioni mediche possono essere difficili da ottenere, a prescindere dal farmaco richiesto. Tuttavia è legale in quasi tutta Europa e può essere acquistato sotto forma di olio CBD, pomate per uso topico, integrato negli alimenti, e altro ancora.
In Italia stanno nascendo molte catene di negozi e shop online che commercializzano prodotti a base di CBD o cannabidiolo.