La cannabis è una risorsa incredibilmente benefica, in grado di combattere i cambiamenti climatici. Non richiede l'uso di sostanze chimiche per la coltivazione e cattura grandi quantità di CO2, in quantità davvero elevate.
I suoi semi e l'olio ottenuto dalla loro spremitura a freddo sono altamente benefici perché sono ricchi di preziosi nutrienti. La pianta di canapa è considerata una preziosa fonte naturale per costruire edifici biologici. Le sue fibre sono sane, resistenti e sostenibili e i suoi principi attivi, come il CBD, possono ridurre il dolore cronico di diverse malattie.
In generale, la pianta di canapa vanta innumerevoli potenziali. In questa guida abbiamo pensato di riportare 10 cose da sapere su questa fantastica pianta.
Coltivare canapa in Italia è legale
Con le modifiche normative sulla cannabis avvenute nel 2016, insieme alle successive modifiche, si è stabilito che la varietà di cannabis sativa coltivata in Italia e in Europa deve avere un contenuto di THC (delta-9-tetraidrocannabinolo) inferiore allo 0,2%.
In passato, nel 1940, l'Italia era il secondo produttore di cannabis sativa dopo la Russia, con 90.000 ettari coltivati, con la varietà più pregiata dal punto di vista tessile.
Oggi in Italia ci sono più di 4 mila ettari coltivati
Oggi la canapa sta avendo un grande ritorno, dopo essere stata trascurata per così tanto tempo a causa di vecchie ideologie politiche. Nel 2017, solo 3000 ettari di terreno sono stati utilizzati per la coltivazione della canapa, ma ora stiamo vedendo un rapido aumento poiché più terreni vengono utilizzati per la sua crescita, aggirandosi intorno a più di 4 mila ettari.
Servono pochi semi per grandi coltivazioni
Ci vogliono 25 kg di semi di cannabis per seminare 5 mila metri quadrati di terreno. La maggior parte dei semi di cannabis sativa coltivati in Italia provengono dalla Federazione Nazionale dei Produttori di Canapa.
Francia leader in Europa
Francia è un leader in Europa per quanto riguarda la coltivazione dei terreni. Con 11 mila ettari di coltivazione su 20 mila in tutto il continente, la Francia rappresenta più del 50% dell'agricoltura europea.
Oggi, una sentenza del Consiglio di Stato emanata il 29 dicembre ha portato ad abolire definitivamente il divieto del governo francese sulla vendita e sul consumo di infiorescenze di cannabidiolo introdotto alla fine del 2021.
Quindi in Francia, la vendita e il consumo di cannabis light sono stati ufficialmente legalizzati con questa sentenza alla fine dell'anno, in netto contrasto con l'Italia, dove la situazione sembra peggiorare.
Grazie a questa decisione è ora legale acquistare e consumare fiori e foglie di canapa a base di CBD, che contengono l'ingrediente attivo della cannabis, senza alcun effetto psicoattivo.
Un pianta annuale e rustica
Cannabis sativa è una pianta annuale e rustica altamente adattabile a vari tipi di suolo. Cresce rapidamente, consentendo la raccolta entro 4-5 mesi e facendo spazio ad altre colture.
Questa è una pianta ideale per la rotazione delle colture e ha la capacità di purificare il suolo.
Amica dell'ambiente
Questa pianta è ideale per la coltivazione con metodi naturali e non richiede l'uso di erbicidi e pesticidi. Inoltre, richiede poca acqua, assorbe una grande quantità di CO2 e purifica e riutilizza i suoli in cui cresce, assorbendo inquinanti nelle foglie e nei semi. Insomma è davvero un forte alleata per l'ambiente
I semi di canapa sono preziosi
I semi di canapa sono ricchi di minerali essenziali, acidi grassi omega-3 e omega-6, fibre, proteine, vitamine B1 e B2 e potassio. I semi possono essere utilizzati, dopo decorticazione, per ricavarne la farina di canapa o utilizzati per l'estrazione dell'olio di canapa.
La canapa è costruttiva
La Canapa viene utilizzata in materiali da costruzione ecosostenibili. In Italia, mattoni di canapa e calce e altri prodotti semi-finiti sono comunemente usati nei cantieri edili grazie alle loro proprietà ecologiche, sicure ed efficienti come isolanti termici ed acustici.
L'importanza della cannabis terapeutica
La cannabis terapeutica è stato dimostrato essere in grado di ridurre il dolore cronico causato da condizioni neurologiche e patologie come la sclerosi multipla. Viene anche utilizzata per alleviare la nausea causata da chemioterapia o altre terapie, aiuta con il glaucoma e la sindrome di Tourette e aumenta l'appetito in coloro che soffrono di anoressia nervosa.
Il primo Paese al mondo a legalizzarla
L'Uruguay è la nazione pioniera nella legalizzazione, la produzione, il commercio e l'uso di cannabis a livello globale, sotto la guida di José Pepe Mujica a marzo 2015. In Europa, il possesso di un piccolo quantitativo è tollerato in alcuni paesi come Paesi Bassi e Portogallo, mentre nel 2021 Malta ha legalizzato l'uso personale. La legalità della cannabis varia da paese a paese e da stato a stato negli Stati Uniti.
La cannabis terapeutica è legale in Italia
Dal 2007, la cannabis terapeutica è legalmente disponibile in Italia grazie a leggi regionali che ne consentono il rimborso da parte del sistema sanitario regionale. La Toscana è stata la prima regione a consentire l'uso della canapa a scopi terapeutici nel 2012.
Attualmente, nove regioni, tra cui Puglia, Toscana, Veneto, Liguria, Marche, Friuli Venezia Giulia, Abruzzo, Sicilia e Umbria, hanno implementato misure per regolamentare l'approvvigionamento di medicinali a base di cannabis. Tutte le regolamentazioni regionali sono simili nel coprire le spese del farmaco attraverso i servizi sanitari regionali, ma differiscono in altri aspetti.